L'EDUCAZIONE CRISTIANA
Cristianesimo ed educazione
Negli ultimi secoli dell'impero romano diviene importante il cristianesimo, cioè una religione con una visione nuova dell'uomo. Dopo le prime persecuzioni, acquista libertà di culto per poi divenire religione ufficiale dell'impero.Con lo sfacelo dell'impero romano, i monasteri sono isole di pace e centri di conservazione e trascrizione di opere del passato. Il cristianesimo ha una vocazione pedagogica, infatti Cristo è il maestro che predica la buona novella. Per farsi capire da tutti Cristo usa parabole che sono racconti didascalici che ricorrono ad esempi concreti.Un esempio è la parabola proposta dal Vangelo di Luca in cui Cristo paragona l'uomo che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica con un uomo che fabbrica una casa sulla roccia e quindi risulta esssere più resistente alle avversità della vita. L'uomo invece che ascolta senza mettere in pratica viene paragonato a colui che costruisce sulla sabbia. L'educazione è rivolta a tutti e il messaggio cristiano è universale e attraverso un rinnovamento interiore, vuole condurre alla salvezza dell'anima.Il messaggio principale di Cristo si basa sull'amore per gli altri. Poichè la pratica dell'amore non è facile i cristiani si avvalgono di una guida che li conduce lungo il cammino del perfezionamento continuo. Il cristianesimo si trova però presto ad affrontare una doppia sfida: esterna a causa della società pagana che lo ritiene pericoloso per la stabilità dell'impero ed interna per la diversa interpretazione dello stesso messaggio cristiano.Inizialmente si educa al cristianesimo con due livelli formativi: uno per gli incipienti, cioè coloro che vengono preparati al battesimo per entrare nella comunità cristiana e l'altro per i competenti ai quali è riservata una preparazione più approfondita da parte del sacerdote. Per il cristianesimo la fede è preliminare alla conoscenza: può conoscere davvero chi possiede la fede.
La Patristica
Alcuni Padri della Chiesa scrivono in greco e sono attivi nella parte orientale dell'impero romano. Il loro intento è attirare verso il cristianesimo gli appartenenti alle classi colte legati all'universo culturale greco.
Clemente Alessandrino per esempio pur non condividendo i valori della cultura pagana, individua nei filosofi antichi greci una scintilla divina che permette di stabilire continuità tra pensiero precristiano e il cristianesimo. Cristo viene inteso come logos pedagogo, cioè ragione che guida i fanciulli e anche come logos maestro, cioè ragione che insegna la verità.In un brano tratto dal libro Il Pedagogo Clemente Alessandrino individua tre funzioni di Cristo come Logos. Il Logos istruttore espone e manifesta le questioni dottrinali usando il metodo dell'incoraggiamento; il Logos esortatore induce alla conversione al cristianesimo esortando a disporre gli animi alla vita morale e il Logos pedagogo invita a mettere in atto i doveri con direttive ed esempi imitando e scegliendo il bene dell'esempio, respingendo il male. Il pedagogo è Cristo che conduce a Dio dal quale proviene ogni realtà e verità.L'importanza delle opere di Clemente sta nel fatto che egli è cronologicamente vicino agli Apostoli e a Gesù. Infatti attraverso la diretta linea educativa Cristo-Giovanni-Panteno (maestro di Clemente)-Clemente, quest'ultimo ha potuto raccogliere gli insegnamenti trasmessi oralmente da coloro i quali hanno condiviso l'esperienza stessa di Gesù.
Origene prosegue il tentativo di Clemente di conciliazione tra cristianesimo e filosofia, ritenendo che l'educazione abbia come scopo il favorire il ritorno a Dio attraverso la conoscenza che parte dalle Sacre Scritture. In un brano tratto dal XIII libro del Commento a Matteo descrive il rapporto tra Gesù e gli apostoli come quello tra il maestro e i suoi discepoli esortando ad imitare questo rapporto cercando il maestro dentro se stessi.
La Patristica latina è il gruppo di Padri della Chiesa che scrive in latino ed è più radicato nell'Occidente dell'impero. I primi Padri , come Minucio Felice e Tertulliano, si allontanano dalla filosofia greca lanciando attacchi contro i filosofi greci o ritenendo che la fede e non la ragione sia l'unico mezzo per raggiungere la verità. Anche San Gerolamo e Sant'Ambrogio contrastano gli aspetti della cultura pagana che possono ostacolare la conquista da parte di un cristiano della vita eterna, puntando il primo l'attenzione all'educazione femminile ed il secondo l'attenzione alla formazione morale e spirituale del cristiano.
SANT'AGOSTINO
Agostino promuove una collaborazione tra ragione e fede ed afferma "credi per conoscere, conosci
per credere". La fede è il punto di partenza senza il quale non si può intraprendere il cammino della conoscenza, ma poi è la conoscenza a consolidare la fede. Nella sua autobiografia, Confessioni, delinea la sua concezione di un insegnamento basato sulla curiosità e l'interesse dell'allievo. Agostino ritiene che il maestro, attraverso il linguaggio, non possa insegnare nulla se non a ricercare la verità in se stessi.Ne Il Maestro attraverso un dialogo con il figlio Agostino specifica che il linguaggio non serve a trasmettere la conoscenza, ma a richiamare alla mente ciò che è già presente nell'anima. Il linguaggio non ci consegna la verità, ma ci spinge verso di essa. Si richiama cioè il ricordo di ciò che è già posseduto nelle propria mente.Come per Platone, anche per Agostino, la conoscenza è reminiscenza. Ma se per Platone la conoscenza è un ricordare ciò che l'anima ha visto prima di reincarnarsi nel corpo osservando la Idee nell'Iperuranio, secondo Agostino la conoscenza- ricordo è possibile grazie ad un intervento di Dio che illumina l'anima umana dall'interno. Per Agostino, l'educazione è un processo in cui l'allievo è attivo protagonista e non passivo ricettore. La conoscenza deriva dall'illuminazione interiore proveniente da Dio. Nella formazione del cristiano la cultura pagana può essere importante, infatti nella formazione dell'oratore sacro, sono
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